28.10.15

Echi #25 | Naufragio

Pedro Aguilera
Spagna, Francia, 2010
88 minuti

Robinson, ragazzo di colore, arriva dal mare, viene trasportato dalle onde e approda nelle coste spagnole. Robinson ha delle visioni che sfociano in terribili momenti di epilessia. Durante queste visioni sembra mettersi in contatto con il "padre". Robinson vuole ricongiungersi a lui e per farlo deve arrivare a Nord, perchè quella è la destinazione per poter portare a termine la sua missione...


"Credo che Naufragio sia un film astratto e abbia diversi piani di lettura, in modo che ognuno possa trarne le proprie risposte. Più che alla letteralità del mondo, il film è una critica al nostro modo di vedere il mondo, in quanto i giornali, i media e la gente stessa, tendono a leggere il mondo in maniera del tutto letterale, invece di dargli una profondità e complessità maggiori. La fonte d'ispirazione è Robinson Crusoe, ma in questo caso è Venerdì Robinson, il protagonista. Leggendolo, ho capito quanto il messaggio del libro fosse obsoleto, ipocrita e noioso; il personaggio interessante era Venerdì, non Robinson. Inizialmente, ho pensato a questa folle e surreale vendetta di un immigrato che arriva sulle nostre coste per vendicarsi di quegli usurpatori che eravamo cinquecento anni fa, ma alla fine il film è diventato una sorta di autoritratto, parla per me più di qualsiasi altra cosa. L'altro giorno ero con Alejandro Jodorowsky, discutendone, mi ha detto che questo film può essere il lato oscuro della mia psiche, che cerca di unirsi a Dio e alla pace interiore, attraverso il maschile e il femminile. Così il protagonista, Robinson, nelle scene all'interno della caverna appare come una sorta d'embrione, e la fiamma, una visione paterna. Quando questi due elementi s'incontrano, egli può scomparire; l'ho trovata una bella lettura. Anche perché il film non parla di immigrazione, parla di me, non c'è realismo di alcun tipo."
- Pedro Aguilera

2 commenti:

  1. Il personaggio interessante era Venerdì. Sono pienamente d'accordo. Non so cosa intendesse Aguilera con "messaggio obsoleto", ma di sicuro era ipocrita.

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    1. È vero, pure io sono della stessa opinione, e nel film la si percepisce questa preferenza. Tra l'altro è curioso come sia Jodorowsky, in definitiva, a interpretare in qualmodo il pensiero di Aguilera.

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