17.5.15

Echi #22 | Nymph()maniac (director's cut): origini e trasfigurazioni

Lars von Trier
Danimarca, Germania, Uk, Belgio, 2013
326 minuti

In fin dei conti, visionare la tanto chiaccherata porno-director's cut dell'ultima faticaccia di quel "cattivone" di von Trier, nulla apporta di per se alla già esauriente versione uscita nelle sale, se non appunto, qualche manciata di macro-dettagli anatomici e fluidi organici annessi. Certo, tra i nuovi inserti, l'esplicita sequenza dell'auto-aborto resta con alta probabilità quella che genera il maggior impatto ma, come direbbe Seligman durante la discussione con Joe, a tal riguardo: "Che gioia può dare, conoscere nei dettagli, come una giovane donna incinta ha proceduto alla rimozione di un  feto".
Effettivamente, certi particolari figurativi non servono a sostanziare nè il dibattito in questione, nè tanto meno l'opera nel suo insieme dove, in definitiva, i passi più suggestivi (per i parametri qui seguiti) si erano già visti. Come ad esempio, i costruttivi insegnamenti e le allettevoli storie sulla "natura degli alberi", raccontate con passione dal padre di Joe, e accolte da quest'ultima con spirito compiacente. O quella visione mistica (con una diretta autocitazione da Antichrist), vissuta dalla stessa Joe durante la "levitazione orgasmica", all'inizio del secondo volume. Istanti indelebili, dall'effetto ecoico e, naturalmente, sospeso.

Il frassino e il tiglio (vol.1)

Quando fu creato il frassino, tutti gli altri alberi ne divennero gelosi.
Era l'albero più bello di tutti, non se ne poteva parlare male.
Nella mitologia nordica era l'Albero del Mondo.
Ti ricordi Odino? Rimase appeso per nove giorni al frassino Yggdrasil, per acquisire conoscenza.
Il frassino aveva il legno più forte. Poi, in inverno, quando il frassino perdeva le foglie, gli altri alberi notarono le sue gemme nere e lo derisero. "Guardate, il frassino si è bruciato le dita!"
Questa, invece, è una foglia di tiglio. In origine le foglie di tiglio erano rotonde.
Una volpe aveva quattro cuccioli, in una tana, sotto le radici del tiglio. Un giorno andò in cerca di cibo, ma c'era una battuta di caccia e venne colpita.
Sebbene ferita si trascinò fino alla tana, dove lei e i suoi quattro cuccioli morirono.
Ciò rese il tiglio così triste che da allora decise che le sue foglie avrebbero avuto forma di cuore.

La trasfigurazione sul monte di Venere (vol.2)

Joe:
Avevo 12 anni, ero in gita scolastica, in collina.
Fu il mio primo orgasmo (sebbene il medico lo descrisse come un attacco epilettico), senza nessun contatto, lassù, in mezzo alle montagne.
E durante l'orgasmo ebbi una visione, di due donne, al mio fianco.
La donna alla mia destra, indossava un abito porpora e scarlatto, trapuntato di oro e perle.
Teneva in mano  una coppa d'oro ed era seduta su uno strano animale.
L'animale aveva una sola testa, era una specie di toro.
L'altra donna vestiva abiti romani, teneva in braccio un  bambino e aveva i capelli ricci coperti da un velo.
Seligman:
La sua storia è come una rivisitazione blasfema sulla trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor. Uno dei  passaggi più sacri nella Bibbia della Chiesa Orientale. L'umanità di Cristo illuminata dalla luce eterna. Gesù  salì su una montagna con Pietro e due discepoli.
Improvvisamente, i discepoli videro che il volto di Gesù irradiava luce.
Mosè ed Elia compaiono al suo fianco, poi sentirono la voce di Dio che lo chiamava figlio.
Il  rapporto tra lei e le due donne corrisponde al rapporto tra Mosè, Elia e Gesù.
La donna alla sua destra, a cavalcioni della creatura, altro non era che la grande meretrice di  Babilonia, che cavalcava Nimrod in sembianze di toro. E l'altra donna, di certo non era una santa. Dalla sua descrizione, si direbbe Valeria Messalina, moglie dell'imperatore Claudio, la più nota ninfomane della storia.

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